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LA CROAZIA ABBATTE IL TRAP
L'Irlanda è sconfitta 3-1 all'esordioLa Croazia batte l'Irlanda del Trap per 3-1 e vola in testa al Girone C dell'Europeo (quello di Italia e Spagna). A Poznan, la squadra di Bilic sblocca la gara con Mandzukic (3') e viene raggiunta al 19' da St Ledger. I croati tornano avanti al 43' con Jelavic e chiudono i conti al 4' della ripresa con un altro colpo di testa di Mandzukic, la cui conclusione colpisce il palo prima di sbattere sulla nuca di Given e infilarsi in rete.
LA PARTITA
Per l'Irlanda si fa già dura. Lo sapeva, Giuan, che la prima partita sarebbe stata fondamentale. Non tanto per ricevere un'iniezione di fiducia quanto, piuttosto, perché le prossime due avversarie si chiamano Spagna e Italia. Lo sapeva e, per questo motivo, continuava a ripeterlo sempre e comunque, ovunque, fino a poche ore prima della partita. Quasi volesse iniettarlo dentro alle vene dei suoi che, invece, si sciolgono al cospetto di una Croazia compatta e quadrata, tecnica e cinica. Superiore al Trifoglio sotto qualsiasi punto di vista.
Il piano del Trap - lasciare l'iniziativa ai croati e ripartire forte con gli esterni - salta per aria dopo nemmeno tre minuti, quando Mandzukic sfrutta un cross (deviato) da destra di Srna e, di testa, batte Given sorprendendolo in controtempo. Il colpo è pesante, perché obbliga l'Irlanda a diventare parte attiva del match pur non avendone le caratteristiche né, soprattutto, le intenzioni. La Croazia è più energica, rapida e tecnica, tanto che Pletikosa per tutto il primo tempo non viene mai impegnato. In una simile situazione, il pareggio può arrivare esclusivamente su palla inattiva come, effettivamente, avviene al minuto 19: Mc Geady crossa sul secondo palo dove St Ledger ruba il tempo a Corluka e, di testa, infila il portiere croato da due passi.
La banda di Bilic, ferita all'improvviso, comincia a macinare gioco senza però abbinarlo al ritmo. Ecco perché la difesa irlandese riesce sempre a chiudersi con puntualità e precisione, costringendo i croati a conclusioni dalla distanza senza troppe pretese. Il pareggio regge dunque fino al 43', quando Modric calcia da fuori e trova la respinta della difesa dei Verdi: la palla arriva sui piedi di Ward che cerca di rinviare lontano ma svirgola; l'errore diventa un assist per Jelavic (rimesso in gioco dal tentativo di rinvio di Ward) che, solo davanti a Given, lo batte inesorabilmente. L'Irlanda protesta per un fuorigioco che non esiste e, dopo la pausa, rientra in campo convinta ancora di aver subito un torto. Ne risente la concentrazione e, tempo quattro minuti, Mandzukic manda in archivio la gara con un colpo di testa che prima colpisce il palo, poi la nuca di Given e, infine, si infila in rete. La partita, per il Trap, finisce qui. Anche se in realtà si potrebbe riaprire al 18', quando Schildenfeld stende Keane da dietro in quello che, palesemente, è un chiaro fallo da rigore che Kuipers, inspiegabilmente, decide di non concedere. L'Irlanda, nonostante un nuovo assetto più offensivo (tre punte), non trova la forza per reagire e chiude sconfitta per 3-1, dando probabilmente addio all'Europeo già da stasera. Per la Croazia di Bilic, invece, in testa da sola al girone degli azzurri, si spalancano incredibilmente le porte del paradiso.
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